Sabato 12 aprile 2014 alle ore 20:30 presso il campo sportivo di Nova Milanese via Brodolini 4, si terrà una partita di calcio benefica tra i ragazzi della 1° squadra della PoldiNova, gli amici del Renate Calcio e il Pinker Tattoo Team.

Ingresso € 5,00

Tutto l’incasso  sarà devoluto alla Don Bosco Boys School di Nairobi per pagare gli studi ai ragazzi di strada in memoria di Padre George missionario salesiano.
 

Chi era Padre George

Padre George Nato nel 1937 a Kanjirapalley, India, divenne Salesiano nel 1960 e cominciò subito la sua vita salesiana come missionario nel Bengala. Nel 1980 chiese di essere inviato come missionario in Kenya dove ha lavorato soprattutto nella missione del deserto di Korr. E’ morto improvvisamente in India, ma aveva lasciato scritto che, se possibile, lo seppellissero tra la sua gente di adozione, nel deserto di Korr, tra i nomadi che aveva servito con tanta dedizione.
Padre George è stato un missionario instancabile che non si è fermato neppure dopo tre grossi interventi chirurgici che per oltre 10 anni lo hanno alienato dalla vita attiva che era solito condurre.
Nel suo testamento ha lasciato scritto: “Se il Signore vuole prendermi con sé, mi rimetto volentieri alla sua volontà. La mia unica richiesta ai miei superiori è che, se è possibile, i miei resti mortali riposino nella missione di Korr, in Kenya. Vorrei essere ricordato come uno che è vissuto e morto per la sua gente e vive con loro per sempre”. “Prendete cura speciale degli ammalati, dei fanciulli, dei vecchi e dei poveri, e guadagnerete la benedizione di Dio e la benevolenza degli uomini” (Don Bosco ai suoi primi missionari).
Il 24 maggio, il Vescovo di Nairobi, Sua Eminenza Card. John Njue, benediceva la nuova casa per i ragazzi di strada, nella zona di Karen (Nairobi). Era una casa che aspettavamo da tanto tempo per i nostri ragazzi che erano baraccati in containers e povere tettoie. Oggi possono vivere in una casa normale, come sarebbe auspicabile potessero vivere tutti i ragazzi del mondo. Seguendo Don Bosco, Padre George si è preso cura della educazione di centinaia di giovani delle zone desertiche di Korr.
Oggi molti di loro, già sposati e con figli, lo ricordano con affetto e riconoscenza grande.

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